Il suo padrone va in carcere e lui rimane orfano

pitbull.jpg

Lissone. Il suo padrone è finito in carcere e l’ha lasciato ad un amico in attesa del suo ritorno. Non poteva immaginare che poco dopo avrebbero arrestato anche lui e che il giovane pittbull sarebbe rimasto senza nessuno in grado di occuparsene. Questa è la triste storia di “Secondino”, il cane di due anni ritirato dall’Enpa provinciale venerdì (7 marzo) da una casa popolare di Lissone. Spariti uno dopo l’altro prima il suo padrone e poi l’amico, Secondino era rimasto a casa della seconda famiglia. Divisa, però, fra la casa e l’ospedale a causa di un componente gravemente malato. Così il cane rimaneva da solo per ore, spesso chiuso sul balcone. Verificata la situazione, i volontari hanno dovuto risalire al proprietario dell’animale, che fortunatamente si trovava agli arresti domiciliari, spiegargli la situazione e convincerlo a cedere l’animale per consentirgli una vita più dignitosa. Secondino ora si trova in canile e i volontari lo stanno aiutando a recuperare  tutte le esperienze che non ha potuto vivere  e a relazionarsi in maniera corretta con le persone e gli altri animali.

Verrà affidato solo a persone esperte e in seguito a un colloquio di valutazione.

You have no rights to post comments ##