Le vere reliquie dei Re Magi in corteo a Brugherio
Brugherio. Come da tradizione il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, le reliquie dei Magi - custodite nel prezioso reliquiario d'argento del '700 - verranno esposte alla venerazione dei fedeli nella chiesa parrocchiale San Bartolomeo a Brugherio. Anche quest'anno torna un evento che sicuramente coinvolgerà non solo i i brugheresi: la sfilata con i Re Magi! Un Re Magio "in carne ed ossa" percorrerà il viaggio dei tre sapienti per le strade della città fino al punto in cui le reliquie degli "umitt" sono conservate: la chiesa di San Bartolomeo. Alle 15:15 tre persone vestite da Magi partiranno dalle tre parrocchie - San Paolo, San Carlo e San Carlo e Santa Maria Nascente (San Damiano e Sant'Albino) per far vivere a grandi e piccini il senso del cammino che i Magi, quelli veri, più di duemila anni fa fecero seguendo la stella che li portò a Gesù. In via De Gasperi, ci sarà il punto d'incontro dei cortei alle ore 15:45 circa. Da qui, accompagnati dal Corpo Musicale di San Damiano-Sant'Albino, ripartiranno alla volta della chiesa di san Bartolomeo per un momento di preghiera, di venerazione delle reliquie e del tradizionale bacio degli umitt. Al termine, sul sagrato, l'Unitalsi brugherese offrirà bevande calde e dolci mentre il Corpo bandistico terrà un piccolo concerto..
E poi, come da secoli dicono i brugheresi, tutti "a basaa i umitt", un'espressione dialettale che sottintende l'usanza di mandare devotamente e affettuosamente tre baci verso il reliquiario. L'espressione umitt o "uomini piccoletti", è suggerita dalle tre sculture poste sulla volta del reliquiario, che ritraggono i Magi inginocchiati. Una sorta di oblò sul petto permette poi di osservare le reliquie.
La storia narra che i corpi dei Santi Magi, che secondo la tradizione furono martiri della fede in Persia, per interessamento di Sant'Elena, madre di Costantino Magno, vennero trasportati a Costantinopoli.
All'inizio del IV secolo, il Vescovo di Milano Sant'Eustorgio, che in qualità di legato della sua Chiesa si trovava per l'appunto a Costantinopoli, ebbe in dono dall'imperatore Costantino quelle sante reliquie.
Portatele con sé a Milano, le pose nel tempio da lui fatto edificare che chiamò "Basilica dei Santi Magi", e che dopo la sua morte fu rinominata "Basilica di Sant'Eustorgio".
Tempo dopo Ambrogio, vescovo di Milano, regalò tre dei preziosi ossicini (per l'esattezza, falangi delle dita) alla sorella Marcellina, che nel 374 si era stabilita in una villa di Brugherio, nei pressi dell'attuale via Dei Mille. Nel 1163 Federico Barbarossa rase al suolo Milano e, tolti i corpi dall'enorme sepolcro marmoreo in cui erano conservati, li regalò a Rainoldo arcivescovo di Colonia, città nella quale furono trasferiti il 23 luglio 1164, e dove tuttora sono conservati in una bellissima urna al centro del presbiterio. Per fortuna, i rimanenti tre ossicini rimasero intatti a Brugherio nel monastero di Sant'Ambrogio, anche se pressoché dimenticati fino al 1613.
In quell'anno il cardinale Federico Borromeo dispose che i resti venissero solennemente trasportati dal monastero di Sant' Ambrogio in una sede più consona, la parrocchiale, dove si trovano tuttora custodite. Non a caso ancor oggi una delle più antiche vie della città, via Tre Re, sta a testimoniare tale storico trasferimento.