Pedemontana: uno studio scientifico dà ragione ai contrari

Continua l'ostinata battaglia del cosiddetto "partito dei No" contro l'autostrada Pedemontana il cui ultimo tratto (chiamato D-breve) dovrebbe passare anche nelle campagne fra Vimercate, Agrate, Burago e Ornago. Stavolta però la posizione dei contrari non sembra quella preconcetta dei soliti talebani ambientalisti che pretendono di vivere in bici mangiando lattuga. Uno studio scientifico-ingegneristico redatto dal Centro Pim (che riunisce ben 88 Comuni lombardi) parla chiaro: la Pedemontana in questa fetta di bassa Brianza sarebbe inutile perché evitata come la peste dagli stessi automobilisti. Perché? Primo: correrebbe di fianco all'attuale Tangenziale Est che è gratis mentre la Pedemontana sarebbe a pagamento. Secondo: risulterebbe devastante dal punto di vista ambientale e paesaggistico intersecandosi con i già tantissimi svincoli e svincoletti a guard-rail che smistano il traffico. Terzo: non riscuoterebbe il successo atteso anche a causa delle complicate modalità di pagamento del pedaggio (non ci sono caselli dove si paga ma l'auto in transito viene fotografata e bisogna pagare online tramite computer con le difficoltà che ne conseguono pena multe salatissime). Ecco parte del ragionamento di Brianza Rete Comune che si oppone fermamente alla Tratta D-breve: "La Pedemontana correrebbe parallela alla Tangenziale Est, l’una a meno di 3 chilometri di distanza dall’altra. Mentre Pedemontana sarebbe molto costosa per gli utenti, la Tangenziale Est resterebbe gratuita, sicché è naturale aspettarsi un ulteriore spostamento del traffico sulla Tangenziale e sulla rete ordinaria, con tutti gli aggravi del caso. In altre parole, l’ipotesi Tratta D-breve appare fragile su tutta la linea: sul piano economico, su quello viabilistico, su quello ambientale e su quello amministrativo". Per andare oltre e proporre qualcosa di alternativo, il sindaco di Agrate Simone Sironi ha buttato lì un'idea che non sembra balzana: "Potremmo proporre di stralciare la Tratta D-breve realizzando l’interconnessione tra la Tangenziale Est e l’autostrada A4, con un enorme risparmio per i contribuenti e un impatto quasi azzerato in termini di consumo di suolo. Ricordiamo che questo svincolo è già previsto nell’Accordo di Programma sottoscritto in occasione della realizzazione della Tangenziale Est Esterna e che Regione Lombardia ha il dovere di impegnarsi nella sua realizzazione. Colpisce come Pedemontana non abbia verificato questo quadro d’insieme attraverso i necessari approfondimenti. Lo studio elaborato su mandato della Provincia ci offre oggi l’opportunità di assumere una posizione chiara, a prescindere dall’appartenenza o dal colore politico". Infine, l'ex-sindaco di Mezzago Giorgio Monti: "Lo studio presentato chiama tutta la politica ad una ferma presa di posizione. Dalla lettura della documentazione emerge chiaramente come la Tangenziale Est possa sostenere l'arrivo del traffico dalla tratta C, senza tratta D, lunga o breve che sia. Sarebbero invece necessari interventi per lo spostamento est-ovest, con interventi mirarti e risolutivi: l’attraversamento dell’Adda, il potenziamento dell’esistente e il rispetto degli impegni presi in passato. Svincolo Tangenziale-Est/A4 e MM2 sono due esempi che possono bastare per tutti".