271 immobili fantasma fotografati dall'Agenzia delle entrate
Vimercate. 271 immobili “fantasma” che per anni sono stati immuni da Ici, Imu e successive trasformazioni. Tante sono le costruzioni abusive che l’Agenzia del territorio ha letteralmente fotografato in città: vere e proprie costruzioni o anche semplici pertinenze (tettoie, box, eccetera) che non risultavano accatastate e che lo Stato ha deciso di rimettere in regola. Un’operazione colossale che partì nel 2007 con la sovrapposizione di migliaia di foto aree in tutto lo stivale e da cui emerse una situazione sconvolgente: 2,2 milioni di fabbricati abusivi (in prevalenza nel Centro e Sud Italia), di cui un milione circa regolarizzati nel corso degli anni tra sanatorie varie e accertamenti.
L’occhio digitale dell’Agenzia del territorio (ora la partita è in mano alla Agenzia delle entrate) a Vimercate registrò 271 casi di irregolarità. Dal 2007 ad oggi alcuni abusi sono stati sanati, altri giudicati irrilevanti ma più di una trentina sono ancora impigliati nelle pastoie burocratiche e, come è visibile sul sito della Agenzia delle entrate, ancora “in corso” di aggiornamento (basta cliccare su questo link e compilare con il nome del Comune interessato http://wwwt.agenziaentrate.gov.it/servizi/VariazioniFabbricati/motore.php).
La domanda per chi ha fatto sempre tutto in regola è: questi distratti cittadini pagheranno le gabelle sulla casa?
IL LAVORO DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO
Gli immobili fantasma sono stati individuati attraverso un processo articolato e complesso che ha riguardato tutto il territorio nazionale, con l’esclusione delle Province di Trento e Bolzano.
Si è partiti dalla sovrapposizione delle ortofoto digitali (foto aree corrette geometricamente ed equivalenti a una mappa) alla cartografia catastale gestita dall’Agenzia.
Sono seguite, poi, ulteriori verifiche negli archivi censuari catastali per individuare le particelle del Catasto Terreni su cui sono stati riconosciuti immobili che non risultano dichiarati al catasto.
COSA DICE LA LEGGE
L’attività di identificazione e regolarizzazione delle case fantasma è disciplinata dall’art. 2, comma 36, del D.L. 3 ottobre 2006, n. 262 (convertito, con modifiche, dalla L. n. 286 del 24 novembre 2006), dall’articolo 19 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78 (convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122) e dal D.L. 29 dicembre 2010, n. 225.
Periodo: ottobre 2010 – aprile 2011
POSSIBILE L’AUTODENUNCIA
Case e fabbricati mai dichiarati al Catasto oggi non sono più invisibili: l’Agenzia del Territorio li ha individuati e ha aperto una procedura per permettere ai proprietari dei cosiddetti “immobili fantasma” di provvedere spontaneamente alla regolarizzazione.
La denuncia al Catasto di un immobile mai dichiarato o di un fabbricato non più rurale consente l’aggiornamento della banca dati catastale, la regolarizzazione ai fini fiscali e la disponibilità di dati completi in caso di un’eventuale vendita.
Per chi vuole mettersi in regola il termine scade il 30 aprile 2011: si evitano così gli oneri e le sanzioni previsti dalla legge in caso di accertamenti o verifiche da parte dell’Agenzia del Territorio.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero verde 800 863 119.