Senza green pass, ma con esenzione: cacciata dal Comune

Vimercate. Cacciata dal Municipio (a detta della protagonista con toni offensivi) perché senza green pass. Eppure lei aveva una regolare esenzione per motivi di salute che vale come pass. Fa discutere quanto accaduto in città venerdì scorso quando Teresa Levati, 75 anni, di Ruginello, si è recata a Spazio Città, in piazza Unità d'Italia per ritirare la carta di identità. Uno dei dipendenti pubblici, secondo quanto riferito dalla donna (il caso è stato segnalato anche alla Prefettura di Monza), non avrebbe ritenuto valida l'esenzione, allontanando fuori dai locali la pensionata. Secondo il vicesindaco Mariasole Mascia si tratterebbe di una notizia inventata, salvo poi precisare in una nota stampa che "la prossima volta chiunque dimostri che non può vaccinarsi per una serie di patologie con la documentazione medica in mano, che attesti la situazione sanitaria, verrà fatto entrare come si legge dalle faq del Ministero della Salute".
"Ma quale prossima volta? - replica seccata Teresa Levati - Il vicesindaco non era presente e, anziché chiedere scusa, ha creduto alla versione degli impiegati. Io invece ho una testimone che era presente quando sono stata cacciata pur avendo tutte le carte in regola. Ma si può cacciare un cittadino che deve solo ritirare una carta di identità? Voglio le scuse del Comune, non comunicati pieni di cattiverie".
L'esposto in Prefettura
"I Municipi sono le case di tutti i cittadini e quanto accaduto a Vimercate (MB) non può lasciarci indifferenti. In questo momento di estrema difficoltà e tensione, tutti abbiamo il dovere di rispettare le regole, ma anche i diritti e il buonsenso. Negare l'accesso a un servizio pubblico a una cittadina di 75 anni, regolarmente esentata dalla vaccinazione, munita di mascherina e con regolare temperatura corporea, è non solo sbagliato ma anche immorale, perché cittadini e pubblici ufficiali non si confrontano ad armi pari. Dal Comune mi sarei aspettato le scuse alla cittadina e, in generale, un invito a tutti a un confronto più sereno. Barricarsi dietro frasi di circostanza e pastoie burocratiche allontana le nostre comunità dal rispetto istituzionale. Mi auguro che, dietro le quinte, il sindaco abbia almeno richiamato i responsabili di questa vicenda a un rapporto più civile con i vimercatesi. Ho segnalato, comunque, l'episodio al Prefetto di Monza perché valuti di richiamare i Comuni al rispetto delle regole, ma anche del buonsenso", lo dichiara Massimiliano Capitanio, deputato Lega e capogruppo in Vigilanza Rai