Botte, rapina e stupro: energumeno 52enne in manette

Botte, rapina e stupro: energumeno 52enne in manette

Ancora violenza sulle donne, ancora maltrattamenti domestici compiuti da chi invece dovrebbe proteggere e amare. L'ultimo caso di soprusi tra conviventi / fidanzati è venuto allo scoperto solo grazie al coraggio della vittima, una donna sudamericana, che ha denunciato il suo aguzzino con cui aveva una... "relazione amorosa". Mai le virgolette sembrano più azzeccate: come si può chiamare amore se non c'è rispetto, se le maniere forti e la prevaricazione hanno la meglio sulla libertà e l'affetto? Non si smetterà mai di ripeterlo abbastanza: chi picchia una donna non è un vero uomo! Sia come sia, l'energumeno in questione è stato arrestato dai Carabinieri di Vimercate in collaborazione con i colleghi di Monza dopo l'ennesimo episodio di violenza domestica. Lui, il vigliacco, è un 52enne sudamericano resosi colpevole di lesioni aggravate, violenza sessuale e rapina. Ce n'è abbastanza per tenerlo in galera un bel po' di tempo (sommati i tre capi d'imputazione frutterebbero una condanna di circa nove anni) anche se dovrà decidere il giudice a processo e con la Giustizia italiana non c'è mai da essere troppo ottimisti... In ogni caso la donna (44enne e mamma) si è presentata in caserma nei giorni scorsi dopo l’ennesima lite sfociata in insulti, sberle e spintoni. Durante il racconto con i Carabinieri è emerso che la donna viveva terrorizzata in questa situazione da più di un anno: l’incontrollata gelosia del "fidanzato" si era manifestata inizialmente con un atteggiamento di controllo maniacale, quindi insulti e minacce, percosse nonché aggressioni fisiche. Pochi giorni prima della denuncia la malcapitata aveva dovuto farsi curare la frattura del naso, con oltre 20 giorni di prognosi. Inoltre la donna ha descritto minuziosamente anche un episodio in particolare: nell’estate 2022 l’uomo nel solito eccesso d'ira la obbligava ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà per poi rubarle dalla borsetta 500 euro e delle cuffiette wireless del telefonino. Alcune delle aggressioni subìte dalla donna avvenivano anche in presenza dei due figli piccoli, presenti in casa. Insomma, una situazione al limite del sostenibile che potrebbe aver causato traumi gravissimi anche per la crescita dei minori. L’uomo, se vogliamo chiamarlo così,  secondo l’ordinanza del Gip del tribunale di Monza è stato tratto in arresto in esecuzione al provvedimento cautelare per cui risulta indagato ed accompagnato nel carcere di Monza in attesa di dover rispondere dei reati contestati. La speranza di tutti è ovviamente che venga innanzitutto allontanato il più possibile dalla donna maltrattata e, in seconda istanza, che possa trascorrere qualche tempo al fresco per capire che non ci si comporta così. A margine del tutto la solita raccomandazione delle Forze dell'Ordine: denunciare sempre i maltrattamenti e i soprusi perché le situazioni di violenza domestica possono portare a fatti gravissimi che è sempre meglio evitare.