Bulli e prepotenti no grazie: la lezione dei nostri ragazzi

Bullismo e prepotenza? No grazie! Sì invece alla condivisione e all'accettazione dell'altro con tutte le sue differenze e magari difetti che lo caratterizzano. Prendere in giro è sbagliato, isolare è sbagliato, intimidire è sbagliato... Ciò che un tempo veniva insegnato a Catechismo, con orde di bambini e ragazzini che si accalcavano fidenti e silenti negli oratori o a Messa, oggi viene inculcato anche dalla scuola e dalle Pubbliche amministrazioni. Come nel caso di Vimercate, Oreno per la precisione: è stato infatti all'insegna dell'empatia e della socialità l'incontro pubblico al Teatro Oreno per la conclusione del progetto per la prevenzione e contro il bullismo e cyberbullismo dal titolo “Empathy Go Up” promosso dal Club Inner Wheel Merate Vimercate Brianza. Coinvolti gli studenti della scuola secondaria di primo grado Alessandro Manzoni di Vimercate. Ha tenuto le lezioni la psicologa dottoressa Sofia Pedroni dell’Università di Pavia. "Abbiamo avuto modo di verificare come questo percorso sia stato accolto dai ragazzi, dai genitori e dai professori. Il risultato è stato più che positivo e l'entusiasmo che gli alunni hanno saputo trasmettere ci ha confermato la validità di questo progetto - ha dichiarato Valentina Del Campo presidente dell’Inner Wheel Club Merate Vimercate Brianza -. Quest'anno sono state coinvolte le classi prime che verranno seguite anche nei prossimi due anni, accompagnandole così fino alla terza media, e saranno gli stessi alunni successivamente a fare da tutor ai ragazzi più piccoli che entreranno nella stessa scuola Manzoni nei prossimi anni. Questa peculiarità di seguire per tre anni i ragazzi crediamo sia un ulteriore valore aggiunto al progetto. Sono orgogliosa del risultato raggiunto". Soddisfatta anche l'assessora Mariateresa Foà: "Questo percorso è l'esempio di un positivo rapporto tra associazioni che cooperano per l’interesse generale: un rapporto costruito grazie ad una strategia di ascolto, disponibilità e co-progettazione. La messa in campo di una grande competenza ha coinvolto e convinto i ragazzi che con il loro linguaggio e i loro lavori hanno reso visibile la consapevolezza del fenomeno dei social media in quanto a bullismo e cyberbullismo. Hanno saputo lavorare insieme, in gruppo, per accrescere la cooperazione e l’attenzione da porre sulle relazioni personali nella realtà fisica e in quella virtuale". Sono stati gli stessi alunni a raccontare il proprio percorso da un punto di vista teorico e socio-emotivo, con esposizione di alcuni manufatti realizzati dagli studenti stessi e con la distribuzione di un volantino da parte della classe che lo ha realizzato.
(nella foto di copertina, un momento della presentazione con i ragazzi protagonisti al Teatro Oreno)